Il presidente Sergio Mattarella elogia il ruolo del CERN nella ricerca e nella cooperazione internazionale.
Durante la cerimonia per i 70 anni del CERN, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha sottolineato l’importanza del Centro Europeo per la Ricerca Nucleare come simbolo di eccellenza scientifica e cooperazione internazionale. Nel suo discorso, Mattarella ha ribadito l’importanza del CERN nel promuovere la scienza come strumento di pace, in contrapposizione all’uso della forza.
Mattarella elogia il ruolo strategico del CERN
Mattarella ha elogiato il CERN come esempio virtuoso di cooperazione europea in un contesto scientifico globale sempre più competitivo. Il Centro, infatti, ha dimostrato che “la scienza può costruire la pace”, contribuendo al progresso tecnologico e rafforzando l’autonomia strategica del continente. Il Presidente ha inoltre sottolineato come il CERN sia una testimonianza della volontà di creare un futuro condiviso, in cui il dialogo e la cooperazione prevalgano sulle armi: “Intervengo volentieri a questo 70/mo compleanno del CERN, motore di progresso scientifico, ed esempio di quanto il linguaggio universale della scienza significhi apertura, superamento delle barriere”.
Il Presidente ha anche rivolto un saluto a Fabiola Gianotti, attuale direttrice generale del CERN, e prima donna a ricoprire questo importante ruolo: “Le strutture di ricerca italiane si sono avvalse positivamente del rapporto con il CERN e sono certo che questo dialogo continuerà ad essere fattore di elevato arricchimento reciproco in campo scientifico e in aree di notevole specializzazione, quali i magneti superconduttori e le nuove tecniche di accelerazione delle particelle“.
Durante il suo discorso, Mattarella ha anche citato il contributo di Renzo Piano: “Grazie a Renzo Piano, qui, la bellezza architettonica si fa interprete dell’incontro tra scienza e società”.
Mattarella ha concluso con un augurio: “A tutti voi del Cern, agli scienziati che ne sono parte viva, va l’augurio più intenso di un futuro sempre brillante. Siete voi degli acceleratori. Acceleratori di progresso scientifico, di ricerca di un bene comune che sa guardare oltre i ristretti limiti degli interessi locali, proiettato verso il riconoscimento di un destino condiviso dell’umanità”.
Ursula von der Leyen: innovazione e ricerca per il futuro dell’Europa
Anche la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen è intervenuta durante la celebrazione, annunciando nuove iniziative per potenziare la ricerca scientifica europea. Ha promesso l’introduzione dello European Research Area Act e del European Innovation Act per migliorare l’accesso ai finanziamenti e accelerare il progresso tecnologico. Von der Leyen ha sottolineato la necessità di unire le forze per affrontare la corsa globale per le tecnologie di domani, come l’intelligenza artificiale, la fusione nucleare e la tecnologia quantistica.
Il CERN, secondo von der Leyen, rappresenta lo spirito di collaborazione che deve guidare l’Europa nella sua sfida scientifica. Tuttavia, la presidente ha messo in guardia su come l’Europa stia perdendo terreno in settori chiave, con una diminuzione significativa della quota globale di brevetti. Von der Leyen ha quindi esortato a invertire questa tendenza, come fecero i fondatori del CERN 70 anni fa, per garantire un futuro competitivo e innovativo al continente.
Mattarella e l’UNHCR: lode per il lavoro umanitario
Durante la visita a Ginevra, Mattarella ha anche elogiato l’operato dell’UNHCR (Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati), definendo il lavoro dell’organizzazione “un richiamo costante alla dimensione umana della convivenza internazionale”. Ha ringraziato i funzionari italiani per il loro contributo, ricordando l’importanza della pace e del rispetto della vita umana.